domenica 11 marzo 2012

Pterodattili


Da ieri al mondo c'è un po' di immaginazione in meno

lunedì 16 maggio 2011

L'immagine del giorno

Roba da non crederci... quelli di Scrubs sono dei geni
(via Catastrofe)



(Nel caso ve lo steste chiedendo, la puntata è la 14° della terza stagione, My Screw Up. E anche se probabilmente non ve lo state chiedendo, a breve uscirà anche il film di TinTin!)

venerdì 20 agosto 2010

La poesia del giorno

Non posso ricordare. Ma quei momenti
puri dureranno in me come
in fondo a un vaso troppo pieno.
Non penso a te, ma sono per amore tuo
e questo mi dà forza.
Non ti invento nei luoghi
che adesso senza te non hanno senso.
Il tuo non esserci
è già caldo di te, ed è più vero,
più del tuo mancarmi. La nostalgia
spesso non distingue. Perché
cercare allora se il tuo influsso
già sento su di me lieve
come un raggio di luna alla finestra.

(Rainer Maria Rilke)

sabato 19 giugno 2010

Epitáfio para...

Pedra coracão

Houve um tempo sem forma, uma fusão
mordida de cristais neste basalto.
Houve decerto um rio, um mar antigo,
onde a pedra rolou.
Houve também um sismo, e outro sismo
agora cumprirà, na mão fechada,
a forma prometida. Assim, exacta,
a pedra se moldou.*



Diaz tu por mim, silêncio

Não era hoje um dia de palavras,
intenções de poemas ou discursos,
nem qualquer dos caminhos era nosso.
A definir-nos bastava um acto só,
e já que nas palavras me não salvo,
diz tu por mim, silêncio, o que não posso.**



Epitáfio para Luìs de Camões

Que sabemos de ti, se só deixaste versos,
que lambrança ficou no mundo que tiveste?
Do nascer ao morrer ganhaste os dias todos,
ou perderam-te a vida os versos que fizeste?***

José Saramago (16 novembre 1922 – 18 giugno 2010)

*Ci fu un tempo senza forma, una fusione/ trafitta di cristalli nel basalto./ Ci fu certamente un fiume, un mare antico,/ in cui ruotò la pietra./ Ci fu ancora un sisma. E un altro sisma/ adesso compirà, chusa qui in mano,/ la forma già promessa. Così, esatta,/ si è plasmata la pietra.
**Non era oggi giorno di parole,/ intenzione di parole o discorsi,/ né c'era strada che fosse la nostra./ A definirci bastava un atto solo,/ e visto che con le parole non mi salvo,/ dillo tu per me, silenzio, che io non posso.
***Cosa sappiamo di te, se abbiamo solo versi,/ che ricordo è rimasto del mondo che hai avuto?/ Dal nascere al morire, hai sempre tratto profitto,/ o hai perso la vita per colpa dei tuoi versi?

lunedì 26 aprile 2010

...gli ruba il pesce (parte 3 e rotti)

(parte 1, parte 2)

...viste tutte le cose che sono successe ultimamente* non ho più scritto nulla a proposito della Grande Impresa Scientifica che mi ha tenuto impegnato, altresì nota come "nel peggiore dei casi, posso sempre fare il pescivendolo".

Ed ecco cosa è successo. Nell'uggiosa mattina del 22 dicembre (gravida fra l'altro di tantissimi altri avvenimenti molto più belli e clamorosi, che esulano però dall'oggetto di questo post) ho finalmente fatto conoscenza con il mio pesce -per gli amici, Alien: un coso di una decina di centimetri, dallo sguardo truce, colorazione a macchie scure e lunghi raggi delle pinne dorsali e anali, raggi che una certosina e accurata conta sotto lente di ingrandimento ha stabilito essere 50 i primi, 30 i secondi. Nella stessa occasione abbiamo preso anche altri riferimenti morfometrici (parolona!!) tipo lunghezze varie (testa-coda, occhio-opercolo, diametro occhio e così via). Alla fine il "corpo del reato" è stato portato nella sede di anatomia comparata e risurgelato, in attesa di passare all'analisi molecolare vera e propria.

L'appuntamento successivo è stato a metà gennaio (nel frattempo succedevano un sacco di altre cose anche qui ben più interessanti, ma si veda quanto scritto un paio di parentesi fa) e da qui in poi, dopo un paio di giorni per prendere confidenza con i vari strumenti di laboratorio (centrifughe, pipette, gel di agarosio... tutta roba di cui avevo sentito nominare fino allo sfinimento negli anni precedenti, ma che non avevo mai visto dal vero) è iniziato il lavoro vero.

E questo lavoro vero è iniziato con l'estrazione del DNA dalla bestia (per la precisione, da un pezzo di pinna) tramite reazione enzimatica (proteasi K) che, dopo vari lavaggi in etanolo, mi ha restituito una provettina piena di acqua e acidi nucleici ittici. A questo punto sono iniziate le PCR. Ne ho fatte tante. Ma tante. Ma veramente tante. Così tante che verso la fine sognavo ogni notte provettine Eppendorf che mi inseguivano.

Comunque, sopravvissuto anche a questo, siamo riusciti a ottenere un'amplificazione decente di una regione del citocromo b del nostro Alien (primer H15913, come se a qualcuno interessasse). Da questo, mandato a sequenziare, siamo riusciti a ottenere finalmente una sequenza da infilare in BLAST. Ci avviciniamo alla conclusione? La risposta (forse) nella prossima puntata!

つづく

*Ultimamente = negli ultimi quattro mesi; il senso del tempo ultimamente (ha-ha!) è andato a farsi benedire...

lunedì 19 aprile 2010

giovedì 11 marzo 2010

Un altro problema che ho ultimamente

Far capire al mio paninaro di fiducia che è perfettamente inutile che si metta i guanti per preparare il cibo, se poi ti dà il resto toccando i soldi con gli stessi guanti!