sabato 30 gennaio 2010

漢字



虎 (on your skin!)

桜の花

日本語

修羅雪姫! (;P)

眼, 手, 唇, 背中, 脚, 乳房

武士

ジャスミンの 香水

(Sono più o meno tutti quelli che so... dubito fortemente bastino a scrivere una poesia, tantomeno a descrivere una persona; magari però posso farci un ritratto sfocato, l'opera di un bambino o di uno che non sa disegnare!
Ho sempre voluto imparare parole in mille lingue, lettere in alfabeti dimenticati
e pensare senza paura di essere capito
e comunicare senza paura di essere frainteso
le parole sono le chiavi delle cose
per ora forse posso farmi bastare queste
penso siano sufficienti per i concetti che voglio aprire
per tutto ciò di cui voglio parlare.
Chissà domani quali altre imparerò!)

(Ah, poi ci sono "okasaan" e "matte" che però non so come si scrivono...)

martedì 19 gennaio 2010

Il dialogo sconnesso del giorno

Tizio n°1: "Due innamorati? E cosa fanno, due innamorati?"
Tizio n°2: "Parlano di cose inutili, si cercano in continuazione, fissano il vuoto con sguardo ebete, guardano le stelle e muoiono di sospiri se non si vedono per più di due giorni."

Cherry blossom!

martedì 5 gennaio 2010

Gravitational balance

I think I could fall in this sky.
Gravity balances centrifugal spin*
and keep me down
but I feel like a little jump could be enough
to break this state of quiet
and to fling me over the clouds
over the edge of the sky, the orbit of the planets.
Flying in the outer space
acceleration, growing near lightspeed
would relent my personal time
making days long as years
making moments last forever.
I could turn into a little comet
an odd celestial body
which flies by chance without a definite orbit
(of course by chance).
It could be enough a little jump,
maybe a shove
to overturn my world
and break this gravitational balance.
I'm hoping you won't shove me
I'm hoping you will.

*(or centripetal force or what the hell is!)

Gravitational balance

domenica 3 gennaio 2010

Le sere che ti aspetto i pomeriggi che aspettano la sera

In mattine esteriormente vuote ma gravide di attesa
guardo la strada, la vita fuori dalla finestra
le cose si accavallano e si susseguono
scorrono come fiumi placidi, li guardo passare, non mi importa dove vanno
E sole e vento e pioggia e momenti sprecati e ore che si inseguono
e chilometri in macchina e a piedi e volti e persone e parole
più o meno inutili
e la testa sempre da qualche altra parte, mentre conto le squame ai pesci
(i pesci non pensano perché sanno già tutto)
o fingo di leggere assorto.
Sei più o meno in ogni cosa che faccio
sei più o meno in ogni cosa che faccio
mentre aspetto
di venire da te.